L'Insostenibile Ascesa dei Prezzi del Pane: Dalla Crisi Ucraina ai Panifici Italiani
Il pane, alimento fondamentale sulla tavola degli italiani da generazioni, sta diventando sempre più un lusso. Il prezzo del pane ha registrato un aumento inesorabile, con un rincaro del 57% nell'ultimo decennio, come segnalato da Altroconsumo in gennaio 2023. Ma cosa si cela dietro questi numeri?
Gli Effetti della Guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina ha avuto un impatto significativo sui mercati globali, in particolare sul prezzo del grano nel modno. Il conflitto ha interrotto le forniture e ha portato a una generale instabilità dei prezzi. Tuttavia, come segnalato da Assoutenti, il costo della materia prima, in questo caso il grano, è rimasto relativamente stabile. La domanda che sorge, dunque, è: chi sta realmente guadagnando da questa disparità?
La Contraddizione del Grano
Ma in Italia? Qui una delle principali contraddizioni in questa crisi dei prezzi è la discrepanza tra il costo del grano e il prezzo finale del pane. Mentre l'associazione no-profit Assoutenti segnala che il prezzo del grano è rimasto pressoché invariato, il costo del pane ha subito un'escalation in molti centri urbani italiani. Questa discrepanza è stata evidenziata in diversi rapporti. Per esempio, un documento dell'ISTAT del 2019 aveva già mostrato un trend di aumento dei prezzi dei beni alimentari, ma ciò che è sorprendente è come, nonostante un prezzo stabile del grano, il costo del pane continui a salire.
Dal Grano al Pane: I Costi Nascosti
La produzione del pane non è solo una questione di grano. Ci sono costi associati a ogni fase della produzione: dalla raccolta alla molitura, dalla lievitazione alla cottura, dalla distribuzione alla vendita al dettaglio. E come segnalato da SkyTG24, l'aumento del costo delle materie prime a causa del conflitto in Ucraina ha avuto ripercussioni su prodotti di largo consumo come pane e pasta, anche se come già detto, il prezzo agricolo in Italia è diminuito del 32%. La modalità di produzione varia. La grande distribuzione, che rifornisce il 43,5% degli italiani, spesso produce pane a partire da semilavorati, a volte surgelati. Questo tipo di produzione ha costi differenti rispetto alla tradizionale panificazione, e questi costi possono riflettersi sui prezzi finali.
L'Impatto sul Consumatore
I costi crescenti sono preoccupanti per le famiglie italiane. Secondo i dati più recenti, il costo del pane oscilla tra 2 e 6 euro al chilo in Italia. Bolzano detiene il triste primato di città più cara con una media di 6,21 euro al kg, mentre Napoli risulta la più economica con 2,18 euro al kg. Queste cifre sono allarmanti, soprattutto quando si considera che una famiglia media spende circa 1.320 euro all'anno in prodotti derivati dal grano.
Verso un futuro incerto…
La situazione attuale è preoccupante e richiede un intervento immediato. Come Associazione di Consumatori ci sentiamo in dovere di suonare l'allarme e di pretendere misure per proteggere i consumatori dalle fluttuazioni dei prezzi. È essenziale che i consumatori siano informati, protetti e supportati in questo periodo di incertezza. La tutela del potere d'acquisto delle famiglie deve essere una priorità, oggi più che mai. La crisi dei prezzi del pane è un campanello d'allarme per l'Italia e per l'Europa. È tempo di interrogarsi sulle cause profonde di questa crisi e di adottare misure efficaci per proteggere i consumatori.